Skip to main content

Quando penso a cosa significa lavorare col cuore ho in mente questa frase: “felici quelli che sono fatti per quello che fanno. E’ la prima felicità in terra.”

Questa frase di Fabrizio Caramagna ne rappresenta a pieno il significato. La felicità viene citata due volte, così da farci capire che non è possibile non essere felici, non essere sereni quando si fa qualcosa col cuore, qualcosa che ci piace.
Nell’immaginario di ognuno di noi difficilmente si accosta il lavoro a questo pensiero, eppure quando si lavora a contatto con umani pieni di emozioni può essere così. Noi di ThinkFit che ci occupiamo di cure a domicilio lo sappiamo bene.

Il lavoro domiciliare permette agli operatori di entrare fisicamente in diverse case, e, passo dopo passo, di arrivare al cuore di chi le abita. Il concetto che vogliamo trasmettere non è solo quello del lavoro svolto con piacere, ma l’aspetto più profondo di questo. Lavorare col cuore in mano è sicuramente un’arma a doppio taglio: soprattutto inizialmente non tutti ci permettono di creare legami o desiderano aprirsi con noi. Questo può farci percepire di non piacere al paziente/cliente in questione ma poi impariamo che è solo questione di tempo. La nostra mente sa perfettamente che ogni persona che ci troviamo davanti è diversa dalle altre che abbiamo incontrato e che incontreremo ancora lungo il cammino, e per questo riserva atteggiamenti, parole, modi e toni su misura.

La chiave di tutto? L’empatia.

Empatia significa letteralmente “sentire dentro, mettersi nei panni dell’altro”, e chi svolge questo tipo di lavoro conosce questa sensazione sommaria di ciò che siamo e ciò che umanamente abbiamo imparato. Abbiamo imparato dagli altri, dai malati, dai bisognosi, da chi necessita affetto. Bisogna eliminare la barriera che ci porta a pensare che chi lavora insegna e basta. Chi lavora può insegnare il proprio mestiere ma può assorbire tanto altro. Uno scambio quotidiano di energia, amore, parole, storie di vita.

Lavorate a domicilio e vi si apriranno tante porte. Non saranno solo portoni arrugginiti o porte di grandi palazzi. Aprirete una porta e troverete una persona che vi aspetta ansiosa, con gli occhi sereni e lo sguardo di chi si sente al sicuro. Troverete parole di conforto, vi sentirete apprezzati. Troverete sempre una tazza di caffè pronta ad attendervi come a dire “sei la benvenuta in questa casa”. Troverete sempre tanti “grazie”.

Ci saranno anche giorni da lasciare andare, parole non gradite, attimi da dimenticare.

Mettete da parte e lasciate spazio al resto, perché possa ogni giorno di più arricchirvi d’animo.

“Anche quando le difficoltà e le sfide ti metteranno alla prova ricordati che il cuore può venirti in aiuto. Se lavori stando bene con te stesso, amando ciò che fai, creando legami veri con le persone con cui collabori e mettendoti a servizio della società, puoi stai certo che i risultati non potranno che arrivare.”